Recensioni
La fine di Ratman?

di Marco Garaffo

E' la fine di Ratman???
Parole in libertà ispirate da ...
Ratman n. 98
Settembre 2013
Periodicità: Bimestrale
Brossura, 62 Pagine B/N

Ratman 98 l'ho comprato ieri e non l'ho letto ancora.
Come? Direte voi. Recensisci un fumetto che non hai letto? EEEHHH! Qui vi volevo.
A parte il fatto che un critico, un editorialista, un redazionalista o un recensore è persona particolarmente infida ed invidiosa. Nella realtà è un artista fallito, che non essendo riuscito a vivere con le sue opere, evidentemente di scarso successo, per invidia critica quelle realizzate da qualcun altro che è riuscito invece nell'intento e il cui prodotto più insignificante è mediocre è sempre meglio della migliore che costui (costui è il critico suddetto) abbia mai potuto realizzare. Quindi non stupisce che possa addirittura pensare di recensire qualcosa che non ha letto.
La questione però è che invece non mi accingo a recensire il n. 98, nè altre storie in particolare, ma provo a esprimere il mio parere sull'annuncio della fine di un personaggio e di una storia, ispirato dalle considerazioni dell'autore stesso (Leo Ortolani) in calce al suo n. 98 nel pezzo dal titolo 100 e non più 100.
Leo prova a spiegare che Ratman finirà, se non col numero 100, ma finirà, anche se, in breve, lui ancora non sa bene come. E, non me ne vogliano gli affezionati lettori del topo giallo e blu, ma io sono daccordo con lui.
Non fraintendetemi, sono un affezionato fan del Ratto fin dai tempi di 'Made in the USA', quando ancora non lo conosceva nessuno, però sono anche convinto che Ratman non potrebbe proseguire in eterno senza disgregare il suo stesso mito. Del resto soffro di dermatite da stress fin dai tempi di Spiderman di Todd McFarlane, odio la sola idea che Peter Parker non sia più un nerd nella vita ed un eroe in segreto e non vorrei ritrovarmi con un giovane fighetto vampiro con le orecchie da topo che flirta con una avvenente fanciulla e gira in fuoriserie. Prima che Deboroh Walker mi diventi un fighetto preferisco vedere la fine del suo fumetto, preferisco vederlo chiudere in gloria, più sfigato che mai!
Non a caso la mia serie preferita di Leo è sempre stata Venerdì 12. Quando ha chiuso ho sofferto un po', ma adesso la ricordo con nostalgia e sono grato al suo autore per averla creata!